Alle ore 18,00 di Domenica 8 Novembre, verso pomeriggio, probabilmente, i sogni di un bambino, ormai diventato grande, diventeranno realtà. Già, perché al Pala Giovanni II di Pescara, Thomas Bortoli, scenderà in campo contro la Norvegia, squadra vice campione del mondo. Sul 40×20 si troverà contro un ragazzo di soli 7 anni più grande, che sulla maglietta porta il cognome “Sagosen“.
Giocatore che milita nel Kiel, che, tra i numerosi titoli, è stato nominato due volte miglior terzino sinistro ai mondiali, due volte miglior centrale agli europei e una volta (scusatelo) della Champions League. Thomas è evidentemente emozionato ai nostri microfoni, ma lo capiamo, senza dubbio.
M: Una sfida da sogno, da Cassano a giocare letteralmente contro i migliori al mondo… sono queste le sfide che hai sempre sognato? Ripensi mai al te bambino e ora che ti guardi allo specchio, sei con la maglia della nazionale e giocherai contro i vice campioni del mondo?
T: “Si, sfida da sogno, giocare contro gente che guardavo nei video su YouTube, non ci credo che da dove sono partito, ora sono arrivato qua. Contro giocatori che giocano la Champions… che è anche un mio obiettivo e un sogno, riuscire un giorno a giocarla“.
Normale, beh, no, insomma, non molto. In molti sanno la storia di Bortoli, ma è giusto precisare e rimarcarlo, di tanto in tanto, quanti anni ha. La giovane ala di Cassano è nato nel 2002. DUEMILADUE, esatto. E quando si dice che l’età è solo un numero, il perfetto esempio combacia con lui. Lo si nota anche da come ragiona, da come si pone davanti a queste situazioni, con che mentalità e con che maturità le affronta.
M: Immagino ci sia un mix di tensione/emozione?
T: “Giocare contro di loro è un sogno, è vero. E si, durante la partita ci sarà emozione e tensione. Cercherò, però, di dare il massimo e cercherò soprattutto di divertirmi“.
Un atleta sempre stato abituato a bruciare le tappe, ad arrivare prima, a mirare alto, ma con estrema umiltà e dedizione. Chi lo conosce da quando ha mosso i primi passi al PalaTacca, lo sa, mai una parola fuori posto o atteggiamenti da spavaldo, il classico bravo ragazzo con la testa sulle spalle.
M: Ti stai rendendo conto del percorso che stai facendo o è qualcosa di cui non ti accorgi perché sei sempre stato uno che ha bruciato le tappe?
T: “Mentre ero a tavola e parlavo con i miei compagni, ci pensavo, facendo il calcolo, sono in A1 da 3/4 anni, quando ancora c’erano i 3 gironi… non mi accorgo dei progressi che faccio, arrivano velocemente, io cerco sempre di dare il massimo, senza mollare, perché i risultati arrivano“.
In poche parole? Mentalità e convinzione nei propri mezzi. Prima di continuare con il tema nazionale, abbiamo parlato con lui anche di Cassano Magnago, il Club che lo ha cresciuto, lo ha protetto, ha creduto in lui e lo ha visto esplodere, per nostra grande gioia.
Perché Thomas rappresenta a pieno la mentalità di Cassano e tutti, qui, tifano per lui e per un futuro più roseo possibile. Ultimamente sta ricoprendo anche la posizione di terzino destro, per scelte tecniche e tattiche, senza per nulla sfigurare.
M: Ti abbiamo visto ricoprire anche il ruolo di terzino, ultimamente, ma dicci la verità, dove ti trovi meglio?
T: “Preferisco al momento l’ala, perché ci ho trascorso più tempo, ma vedremo con il passare degli anni, come si svilupperà il mio fisico… se dovessi ricoprire questo ruolo, dovrò focalizzarmici per migliorare, prima a livello fisico e poi a livello tecnico“.
Sempre sostenuto da figure che non lo hanno mai abbandonato, lo hanno sempre motivato e accompagnato in questi anni. Un aspetto molto importante nella vita di uno sportivo.
M: Chi è stata la persona che ha sempre creduto in te, più di tutti e che ti sostiene quotidianamente, per raggiungere i tuoi obbiettivi?
T: “Più persone. I miei genitori, mi spingono a dare il meglio, a non mollare, mi spronano quando le cose non vanno. Ma anche chi mi ha allenato, chi mi ha sostenuto negli anni“.
E come di consuetudine, in tutti gli sport, i diamanti più preziosi e luccicanti, attirano e fanno gola a molte, moltissime squadre. Il classe 2002 riceve ogni anno numerose proposte, al momento, però, continua a sposare al 100% il progetto di Cassano. Noi non potremmo esserne più felici.
M: Ogni anno c’è sempre il timore che tu possa andare via, dato il tuo talento, ma prima di fare il “grande salto”, regalerai lo scudetto alla tua città?
T: “Come avevo detto l’anno scorso alla presentazione di inizio stagione… volevamo lo scudetto, poi la questione Covid. Quest’anno vale lo stesso discorso. Non siamo partiti bene, ma ci siamo sempre… e non è finita“.
Leggere alla voce personalità, un ragazzo che si prende la briga, pubblicamente, a 18 anni, di dire che l’obiettivo è lo scudetto, che nonostante le prime 3 sconfitte stagionali “non è finita”. Non aggiungiamo altro, la Serie A1 è avvisata, Bortoli ha parlato. Torniamo, nel discorso, alla nazionale
M: Pensi che queste partite possano aiutare il movimento italiano a crescere, soprattutto in caso di prestazioni positive? Penso al vostro successo in Georgia con la nazionale Under
T: “Sicuramente prestazioni positive, partite importanti come queste e ottimi risultati nelle under, possono aiutare tutto il movimento. Tramite questi grandi risultati riusciamo a farci vedere a livello europeo, è solamente questione di tempo“.
E con la nazionale il mancino cassanese ha un sogno… beh, non solo, anche a livello di club, ma ve lo abbiamo già anticipato.
M: Se avessi la possibilità di esprimere un desiderio che diventi realtà, per la pallamano, per il tuo futuro, cosa chiederesti?
T: “Arrivare a giocare un mondiale con la nazionale, mentre il mio personale è giocare un giorno in Champions League”.
Poi, la domanda di rito, alla viglia di partite come quella di Domenica.
M: A chi proverai a chiedere la maglia domenica? O a rubare una foto?
T: “[Ride] Scontato, anche se sono in tanti, ovviamente Sander Sagosen“.
Chissà, forse Sagosen deciderà di ascoltare un giovane ragazzo, che, fino a ieri, lo ammirava su YouTube, un giovane ragazzo che sogna la Champions League e i mondiali, un fenomeno che ha tutte le carte in regola per calcare palcoscenici importanti. Ma non c’è fretta, si procede con ordine. Si parte da Italia – Norvegia, si parte da una sfida contro giocatori che sono nell’olimpo della pallamano mondiale. Thomas è pronto, è teso ed emozionato, ma ci ha anche detto che vuole divertirsi.
E allora vai Tommi, goditela, divertiti, con la spontaneità che ti contraddistingue, divertiti e facci divertire.
Foto: © Isabella Gandolfi – FIGH
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