CASSANO REAGISCI

Sassari prima, Trieste poi, zero punti nelle ultime due giornate, due partite diverse, seppur entrambe con esito negativo, che ora incominciano a far preoccupare.
Si, perché a Sassari, in trasferta, puoi anche concederti il lusso di perdere (al PalaSantoru in tanti perderanno punti), ma in casa è tutto un altro discorso;  Cassano gioca una brutta partita, nervosa, abulica e basata quasi esclusivamente sull’ individualità.
I giuliani, dal canto loro, giocano ottimamente, concedono pochi gol e ne segnano uno in più dell’avversario: gioco, partita, incontro.

Il match del Tacca è in equilibrio sin dall’inizio, al settimo minuto Saitta trova il primo vantaggio di casa; dopo una palla rubata, mette la quinta, lascia il vuoto dietro di se’ ed insacca il 5-4.
Si prosegue così, non ci sono allunghi, c’è, invece, la firma del portiere Milovanović, MVP dell’incontro, che,  al decimo,  para un rigore a Moretti e mostra subito che la serata è di quelle da ricordare.

Il primo break del Cassano porta la firma dell’uomo del momento, Marco Fantinato , si alza dai 10 metri e spara in rete il 9-6, è l’unico + 3 dell’incontro e sarà un più tre illusorio.

Anche il lituano Dovydas Kuodys è in serata, al 19esimo salta più in alto di Dorio, non uno qualunque, per siglare l’11-10 e,  un minuto dopo, in penetrazione, fa 11 pari; fino al minuto 29 la situazione non cambia, gli alabardi e gli amaranto vanno, insieme, a 14 gol.
Il 15-14 lo segna Bortoli con il suo marchio di fabbrica: Iballi lancia la palla in aria e il classe 2002, al volo, segna il goal del vantaggio per i padroni di casa.
Finirebbe cosi il primo tempo, se non fosse per l’ingenuità di Cassano a 13 secondi dalla fine,  Dorio batte un 9 metri verso Possamai, il 72 non guarda e perde palla,  in contropiede Trieste viene fermato da Fantinato, che prende 2 minuti e concede rigore. Goal per gli ospiti e si va negli spogliatoi sul 15-15.

1O MINUTI DI PAUSA

Il secondo tempo si apre con il goal di Bratkovič che punisce dall’ala, 7 goal per lui, dall’altra parte Iballi e Fantinato rispondono; Moretti si sblocca e piazza due gol di fila, risposta di Trieste che non si fa attendere, targata Giacomo Hrovatin, talento cristallino del vivaio.
All’ottavo minuto siamo ancora, costantemente, pari, 19-19, grazie a Milovanovic, che para con una discreta percentuale.
Cassano ha le polveri bagnate e non riesce a dare lo strappo decisivo al match, tanti errori in attacco e poca convinzione e falli in difesa.
Minuto 17, ancora pareggio, segnano le due ali sinistre, Bassanese taglia il campo e sul filo del passivo fa +1, dall’altra parte Visintin con un angolo stretto salta, beffa Monciardini e scrive 21-21;  Milovanovic para su Fantinato dai 6 metri, la prima volta, ma non può nulla sulla seconda, ciò nonostante ancora poche idee in attacco, gli amaranto trovano soluzioni solo su giocate del singolo e non collettive.

Kuodys, con Cassano in inferiorità numerica, per il secondo due minuti a Dorio, segna il 24-23, a nove minuti dalla fine;  ci sarebbe ancora tanto, tantissimo tempo a disposizione per i lombardi,  eppure la situazione resta complicata, uno sfondo e un passi fischiato, in attacco, a Cassano.
Monciardini evita, due volte, l’allungo del +2 a Trieste, il fenomeno amaranto, con il 5 sulle spalle, tiene a galla i suoi e pareggia al 26esimo, 24-24;  peccato che questo sia l’ultimo goal della banda di Kolec, che da qui alla fine non segnerà più.
Il goal partita viene segnato allo scoccare del 27esimo: Kuodys, sotto passivo e sotto fallo, attira a se Dorio, Fantinato e Scisci, svita il polso e lascia la palla sulle mani di Gianluca Dapiran, passato a doppio pivot. Monciardini è battuto, 25-24.
È sempre Monciardini ad evitare un passivo peggiore per i lombardi, che sbagliano tantissimo in attacco, con Moretti e Mazza che perdono due palloni sanguinosi, il resto lo fa, neanche a dirlo, Milovanovic.
Negli ultimi 2 minuti il portiere giuliano compie 3 parate salva partita, tutte dalla linea dei 6 metri,  la prima su Iballi, la seconda su Possamai, che entra a colpo sicuro, forse troppo e non ha lucidità sufficiente per fare un tiro più preciso.

ULTIMI ATTIMI

Gli ultimi 30 secondi sono pura follia, saltano gli schemi, Cassano va a uomo; Monciardini tiene acceso un barlume di speranza, para, lancia in seconda fase Fantinato, che scarica per Bortoli dall’ala: il numero 8 ha spazio, salta, tira, ma Milovanovic si erge ad eroe della patria e gli dice di no.
Finisce così, 25-24, a Trieste grandi complimenti.
Per quanto ci riguarda, tanto da migliorare, tanta autocritica da fare e necessità assoluta di un confronto tra le parti nello spogliatoio.
Le partite si perdono, ma il modo, da una squadra che ha come obiettivo lo scudetto, è per lo meno discutibile.
In settimana si laveranno i panni sporchi, ma la reazione deve essere immediata o si rischia di entrare in un tunnel profondo.

LE INTERVISTE

Il tempo è poco, ci vuole una prova di carattere: mercoledì trasferta a Merano e sabato a Siena. A Davide Kolec l’arduo compito di trovare il bandolo della matassa; ecco le sue parole a fine partita: “Prima di tutto colgo l’occasione per fare i complimenti al Trieste, perché hanno giocato una grande partita con i ritmi che volevano loro. In questo match ogni goal valeva oro. Purtroppo in due episodi, a loro è andata bene, mentre a noi a sfavore.
Adesso dobbiamo analizzare e capire come poter migliorare. La nostra debolezza non è stata l’inesperienza, ma una questione di lucidità

Vittoria importante per Trieste, queste le parole del suo direttore sportivo Giorgio Oveglia: “Vincere a Cassano è una cosa che mi rende orgoglioso, abbiamo giocato contro una squadra ben organizzata con elementi di valore e tecnicamente preparati. Però abbiamo visto anche un bel Trieste che ha lottato in difesa e con un bel gioco in attacco con ritmi medio-alti. Per noi era importante, perché arriviamo da un periodo difficile, dove non giocavamo bene. Però questa partita è stata una bella risposta per la società e per la Pallamano. I complimenti anche ad entrambi i portieri, hanno fatto delle parate importanti, sicuramente gli ultimi 4 minuti non sono stati spettacolari, l’obbiettivo era chiudere la partita

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