SFIDA AD ALTA QUOTA: MA ALLA FINE VINCE SASSARI

Tutti i riflettori erano puntati sul match più atteso, ed è stata una partita che non ha deluso le aspettative. 
Il finale: Sassari 33, Cassano 31, ma durante i 60 minuti azzeccare il pronostico è stato praticamente impossibile. Non c’è mai stato un vero padrone e non ci sono stati allunghi significativi, punto a punto, gol su gol, magie su magie. I primi minuti hanno visto Sassari condurre, con pronte risposte di Possamai, Iballi e Fantinato. Il primo vantaggio targato Cassano è stato al nono, quando Fantinato, ormai in un momento di forma strabiliante, riesce a sparare due missili dei suoi e porta il risultato sul 5 a 6.

I sardi non ci stanno e con Brzic e Stabellini, tornano avanti, o meglio, piazzano il primo mini break; al dodicesimo, Iballi finisce per sbattere due volte contro Spanu (prestazione eccezionale la sua) e Stabellini in azione solitaria scrive 8-6. Possamai sa che non può rimanere a guardare, goal, 8-7.
Dorio al quindicesimo vede il secondo due minuti consecutivo, mentre al minuto 17 Fantinato scaglia un tiro che non è legale e fa 10-9. Il pareggio arriva con Bassanese in contropiede, dopo un errore, l’unico, di Stabellini al ventesimo minuto, il parziale è 10 pari.

Nuovo sorpasso Cassano, indovinate chi lo firma? Esatto, Fantinato, che al limite del passivo riceve la palla e senza neanche guardare infila l’11-10. Neanche il tempo di godersi il vantaggio che è subito doccia gelata per gli ospiti: Dorio prende il terzo due minuti e lascia il campo anzitempo, o meglio, lascia il campo al minuto 21. Non mancheranno le polemiche!

Non c’è tempo per piangersi addosso, ma Cassano sembra comunque accusare il colpo, complice anche un sensazionale Spanu che chiude la porta in faccia a Branca, dai 6 metri, lanciato a botta sicura. Tra il 27esimo e la fine primo tempo, Sassari costruisce un altro break, stavolta di 3 reti, i lombardi sbagliano in attacco e Stabellini, con astuzia e tecnica, li punisce, 14-12.

Il resto lo fa Nardin, anche lui sugli scudi, volando in contropiede, dopo un altro sfondo fischiato a favore. È più 3 Sassari e massimo vantaggio.
Monciardini para ed evita la seccatura a Cassano di andare a riposo sotto di quattro reti, un passivo troppo pesante per quello visto nella prima frazione.

Il secondo tempo non è adatto ai deboli di cuore, la distanza di 3 reti si mantiene costante, fino al quinto minuto, grazie a un gol fantastico di Stabellini, che sembra non sentire le mani addosso della difesa ospite. Cassano resta vivo con alcuni lampi di Moretti, Iballi e Bortoli, su rigore. Come da copione, però, la partita è ben lungi da essere finita, minuto 5 e minuto 6, Bortoli non conosce la parola pressione e per ben due volte di fila butta il pallone in fondo al sacco. 18-17. Si percepisce che la partita sta per cambiare padrone, infatti, dopo due colpi di classe assoluti di Iballi e Stabellini, Bassanese sfrutta un errore della difesa sarda e ribalta il risultato in contropiede che porta il punteggio sul 20-19, costringendo il Sassari a chiedere cortesemente time-out.

Interruzione di gioco che aiuta la Raimond, che dal nono minuto al dodicesimo, piazza un 3-0 di parziale, con Pereira e Vieyra letteralmente in modalità on fire, 24-21.

È Kolec stavolta a volerci pensare su, time-out. Al 14esimo è nuovo massimo vantaggio, con l’ex di turno, Marzocchini, che è più lesto di tutti su una respinta a mettere dentro il 25-21. Finita?

07 10 2020 raimond sassari vs cassanoPossamai risponde di no, è con due grandissimi gol cerca di trainare i suoi, ci riesce, se non fosse per Brzic che, prima infila un grande sottomano e poi si inventa un assist visionario per Campestrini. 27-24.
Il 33 di casa è indemoniato: minuto 20, sottomano, ancora, ed è nuovamente più quattro. Mazza e Bortoli piazzano il contro break e fanno 28-26.

Sassari ha giocatori che possono metterci in difficoltà” aveva detto Bassanese, nel pre partita in settimana, è uno di loro è Vieyra, che sotto fallo al 21esimo toglie le regnatele dall’incrocio della porta difesa da Monciardini, con un tiro di rara bellezza. Bortoli è l’ultimo ad arrendersi, tutto normale per un classe 2002, decide prima di volare sugli spalti del PalaSantoru e raccogliere l’invito di Iballi al volo, poi in contropiede stordisce Sassari e sigla il 29-28.

Mancano quattro minuti e i nervi sono tesissimi. La Raimond trema. Pereira sfonda la difesa cassanese e si procura un rigore, da lui trasformato, Moretti vola in cielo, ma la difesa di casa tiene le mani più alte di lui, è muro. 27esimo, Stabellini, praticamente da fermo, segna un gol clamoroso e Pereira, che non vuole restare in secondo piano, sotto fallo, polverizza la porta con un “traversa gol” allucinante. 32-29. A Cassano la parola arrendersi non è contemplata, Moretti va di nuovo in ascensore e stavolta non c’è muro che tenga, Fantinato parte da casa sua, fa tutto da solo e sigla il 32-31.

La parola fine la scrive un altro talento della squadra Sassarese, Giovanni Nardin, classe 2000, con lucidità e classe sopraffina. Il 5 salta dall’ala: lo spazio è poco, la pressione tanta, il risultato in bilico, ma lui non lo sa e deicide di eseguire una girella folle ed efficace, 33-31. La partita di fatto non racconta più nulla, Scisci e Bassanese ci provano, ma i loro tentativi si spengono sul fondo.

Gioia Sassari, che si conferma squadra di assoluto livello, con giocatori di qualità eccezionali, vedi Stabellini, Vieyra e Nardin, pienamente dentro la lotta scudetto. Dall’altra parte Cassano gioca un’ottima partita che a lungo rimarrà ben fissa nella mente degli amaranto che, forti delle loro potenzialità, non vedono già l’ora del match di ritorno. Ma come si dice, la vendetta è un piatto che va servito freddo, ci sarà tempo e modo. Complimenti a Sassari e, per quanto ci riguarda, alzare la testa immediatamente, sabato arriva Trieste al PalaTacca. Vietato guardarsi indietro.

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