Raramente capita di raccontare con particolare enfasi una sconfitta ma quella andata in scena martedì sera al PalaTacca è stata una partita emozionante che, nonostante non abbia portato punti in classifica, può rappresentare un punto di svolta dell’intera stagione per le ragazze amaranto.
Si perché solo 3 giorni prima la squadra di coach Milanovic aveva offerto una delle prestazioni più opache contro la terza in classifica e il timore che ciò potesse ripetersi nel recupero infrasettimanale con Erice, attualmente al quarto posto e lanciatissima nella rincorsa alla vetta, aleggiava sugli spalti vuoti del palazzetto.
E invece ecco la metamorfosi completa delle cassanesi, grintose e determinate a rendere difficile la vittoria alle avversarie, convinte a torto di poter far un solo boccone delle nostre ragazze. Fase di studio iniziale, con il Cassano che si schiera in difesa 5:1 pronto a rubare palla per colpire in contropiede mentre l’Erice di mister Gonzalez, con la sua dote di centimetri e muscoli in abbondanza, si piazza sulla linea con una 6:0 che a volte diventa un muro invalicabile per le amaranto.
MOMENTI DI DEJAVU
Primo rodaggio, 2-2 pari al 10° minuto e poi Erice prova il primo strappo, grazie anche le parate di un’ottima Modernell, si arriva in un lampo al massimo vantaggio del match, +3 a metà tempo e +5 sul 4-9 al 20°.
- Stefano Moroni
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Sembra l’inizio di un copione già visto nelle gare precedenti ma invece questa volta Milanovic trova le parole giusto durante il timeout e il Cassano torna in campo più concreto ed inizia a rosicchiare gol a discapito delle ospiti che invece sembrano smarrire fiducia e si aggrappano alla montenegrina Perazic per mantenere un seppur minimo vantaggio, alla prima sirena il tabellone segna 8-10 a dimostrazione che le rispettive difese e portieri hanno dato il meglio di se nei primi 30 minuti di gioco.
IMPRESA NON IMPOSSIBILE
Le amaranto ormai hanno “svoltato”, alla ripresa delle ostilità è evidente che ci credono, lottano su ogni pallone, difendono, corrono in contropiede e segnano. Certo, non riescono mai a raggiungere il pareggio ma la percezione che si sia in atto un cambiamento in positivo è evidente a tutti quando al 38° Eva Brogi, a cui spetta l’ingrato compito di giocare pivot in mezzo ai colossi della difesa avversaria, mette a segno un pallonetto di pregevole fattura tecnica seppur sia in fragile equilibrio sovrastata da 2 giocatrici avversarie.
- Stefano Moroni
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Nonostante le nostre ragazze stiano profferendo il massimo sforzo, le siciliane riescono con esperienza a mantenere quel sottile vantaggio di 2/3 reti per tutto il secondo tempo e anzi quando 5 minuti dal termine, complice una doppia esclusione contemporanea per 2 minuti a carico delle nostre, allungano nuovamente sul 18-22 i giochi sembrano ormai fatti a loro favore.
Ma così non è, come detto tante volte, la pallamano è sport restio a dare sentenze anticipate e coach Milanovic alza progressivamente la difesa fino alla marcatura a uomo totale negli ultimi 2 minuti di gara . Erice accusa il colpo e fino al termine non riuscirà più a segnare mentre con i palloni recuperati il Cassano accorcia le distanze, Ponti per il 19-22, Cobianchi per il 20-22 fino al 21-22 siglato dalla giovanissima Laita a 15’’ dal termine. Ma non è ancora finita, le giocatrici ospiti incredibilmente perdono ancora il possesso del pallone ma quando lo agguanta Eva Brogi è ormai tardi, la sirena finale suona prima che Zanellini da centro campo possa provare a tirarlo verso la porta avversaria.
FINO ALLA FINE

Stefano Moroni
Poche volte si può essere felici per una sconfitta ma nelle parole di coach Milanovic risuona tutta la soddisfazione di aver finalmente ritrovato la “sua” squadra, ragazze pronte a giocare ad armi pari contro tutte. “Questa volta abbiamo giocato dal primo all’ultimo secondo, mantenendo alto il ritmo. Le ragazze hanno lottato per ogni palla. Cosa che non è accaduta nel primo tempo con il Brixen. Buona sia la difesa che l’attacco, purtroppo alla fine abbiamo sbagliato qualche tiro. Se giochiamo con questa grinta nel girone di ritorno possiamo portare a casa dei buoni risultati. Questa non è una vera sconfitta, ma una vittoria per le ragazze che ci hanno creduto fino alla fine!”
Ora serve dare concretezza e continuità a quanto mostrato, a cominciare dalla prossima insidiosa trasferta a Padova sabato prossimo, ospiti del fanalino di coda ma tenace Cellini.
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