Dopo il pareggio tra le mura amiche contro Carpi, i lombardi ritrovano finalmente il sorriso, su un campo tutt’altro che semplice e storicamente sempre molto ostile
Lo fanno con una vittoria di misura, sofferta, ma molto importante per la classifica e soprattutto fondamentale per allontanare lo spettro dei play out.
Non è un compito facile per Riva e compagni, resettare la testa dopo la prestazione della settimana prima, contro Carpi gli amaranto sono in vantaggio per tutta la partita e sopra addirittura di 7 lunghezze, poi rimontati e raggiunti negli ultimi minuti. A Trieste, come anticipato, è una lotta, si segna poco, difese che prevalgono.
Al 11’ Jezdimirovic trova un goal clamoroso, bomba dai 10 metri, sotto passivo, con tiro ad effetto, 4-5 Cassano. Continui capovolgimenti di fronte, continui sorpassi e controsorpassi, parziale di 3-0 dei padroni di casa, 9-8 al 20’. Sale in cattedra Mazza, bravo a prendere sfondo ed evitare il meno due, sontuoso in doppio appoggio, in attacco, a pareggiare. Lo segue a ruota Lazzari, contro break amaranto, 10-11, minuto 25, time-out per i Giuliani.
Si va verso la fine del primo tempo in equilibrio assoluto, bravo Riva a bloccare una bomba di Hrovatin, Branca vola in contropiede ben servito da Bassanese, 13-13.
Negli ultimi 30” padroni di casa che riescono a trovare la rete che vale il più uno, mancano meno di 5 secondi, Mazza trova un goal senza logica da centrocampo, ma era stato chiamato timeout priva che la palla entrasse in rete, nulla di fatto, si va al riposo sul 14-13. Seconda frazione che inizia in maniera differente, molto piu favorevole a Trieste, che piazza il break di 2-0, 16-13 al 33’, diversi errori al tiro, padroni di casa che sprecano più volte la possibilità di portarsi sul più quattro, difatti Kolec, al 40’, chiama time-out.
Al rientro arriva comunque il 19-15, colpo pesante, ma che non abbatte gli amaranto, che da qui iniziano a risalire la china. Ci pensa, neanche a dirlo, Mazza, con un siluro che il portiere avversario non vede neanche partire. Per non farsi mancare nulla ne segna altri due, completando la ‘tripletta’ personale in 4 minuti, 21-19 al 47’, da qui alla fine Trieste segnerà soltanto due reti.
Al 52’, in due minuti, succede di tutto: Monciardini si fa enorme e para dai sei metri, Giacomo Visentin dall’ala segna il 22-21, Trieste non rimane a guardare e ribalta il fronte siglando il 23-21. Finita qui? Neanche per sogno. Partita che potrebbe virtualmente chiudersi, con i padroni di casa che hanno la chance, per ben due volte, di andare sul più 3, ma non concretizzano. Anche Cassano in contropiede sbaglia alla prima, ma non alla seconda, 23-22 al 54’.
Essenza della pallamano racchiusa in questi momenti. Al 55’ Kabeer vede il cartellino rosso, contesa che sembra pendere dalla parte di Trieste, in superiorità numerica fino al 57’, ma alla ripresa viene fischiato sfondo in attacco, Kolec vuole parlare chiaro e chiama il suo ultimo time-out.
Monciardini sugli scudi a chiudere la porta, Branca dall’ala la pareggia, 2 minuti alla fine. Ancora Monciardini a parare, Salvati a prendersi il rigore a 30” dalla fine, Mazza Re Mida, 23-24, tutto incredibilmente ribaltato. Sull’ultimo affondo giuliano Dorio mostra i muscoli e inchioda il pivot di casa impedendogli di girarsi.
Finisce così, una partita bellissima, per chi guardava, soffertissima per le due compagini. Due punti vitali per Cassano Magnago, che ritrova il sorriso e soprattutto allontana qualsiasi tipo di discorso per i play-out.
Ora bisogna riconfermare quanto fatto di buono, in casa, sabato, contro il Secchia Rubiera.
Photo: © Pallamano Trieste
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