Poteva essere una buona occasione per confermare quanto di buono fatto nelle prime giornate con le 2 vittorie consecutive negli ultimi 2 turni, così come auspicava coach Onelli alla vigilia anche per il fatto che giocando contro le campionesse in carica non ci fossero particolari pressioni sul match.
E invece il giocare senza pressione ha finito per togliere anche concentrazione, troppo contratte le amaranto in attacco, poca fluidità nel girare la palla e anche poca precisione al tiro, complice anche una prestazione del portiere croato della campane Ilic.
Tutto poi reso ancora più evidente dall’arma principale del Salerno, quelle ripartenze in velocità che proprio le tante palle lasciate alle avversarie hanno scatenato con veemenza dirompente.
Al decimo minuto le cassanesi sono già sotto 2-8 quando Onelli è costretto a chiamare il timeout per cercare di porre rimedio alle scorribande delle avversarie.
Qualche miglioramento si vedo dal punto di vista dell’organizzazione di gioco ma il controllo del match è ancora quasi completamente in mano al Salerno, che anche quando non può giocare in contropiede si dimostra comunque efficace, soprattutto con l’azzurra Manojlovic che chiuderà il match con ben 11 reti a referto.
Il gap si allunga ulteriormente ma le amaranto riescono parzialmente a contenere l’urto e chiudere il primo tempo sul 9-19 trovando finalmente qualche buona e vincente conclusione al tiro.
Negli spogliatoi il coach riesce a trovare le parole giuste, le cassanesi rientrano in campo con tutt’altro spirito e mettono in scena un secondo tempo completamente diverso dal primo, concentrazione, fluidità offensiva, collaborazioni in difesa che permettono anche a Bertolino di mettere a punto qualche bella parata.
Il Salerno dal canto suo non accenna a rallentare il ritmo, anzi le ragazze campane spinte da coach Avram continuano a spingere sull’acceleratore non paghe del vantaggio acquisito e si spingono fino al massimo vantaggio di 12 gol ma questa volta le padrone di casa non ci stanno a fare da vittime sacrificali e rispondono colpo su colpo, mettono spesso in difficoltà le campionesse d’Italia e provano anche la l’improbabile impresa di rimontare.
Ne esce fuori una seconda frazione equilibrata, molto divertente e spumeggiante, giocata su ritmi alti e che premia la voglia di riscatto della amaranto le quali chiudono le ostilità con un bel parziale di 3-1 negli ultimi minuti di gioco che rende un po’ meno pesante il punteggio finale fissato sul 23-31.
Mister Onelli deve ripartire proprio dal buon secondo tempo delle sue ragazze, però cercando il modo di motivarle sempre anche quando sulla carta le avversarie sono più forti, i risultati di queste prime giornate che arrivano dagli altri campi sono lì a dimostrare che non ci sono partite impossibili da vincere e che chiunque può fare punti con chiunque.
Voglia di provarci sempre e ovunque che le amaranto dovranno mettere in campo già da sabato prossimo quando saranno in trasferta sul campo ostico del Cellini Padova, che le precede in classifica di un solo punto e che scavalcherebbero in caso di vittoria.
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