Non certo l’esordio sulla panchina amaranto che il neo allenatore Salvatore Onelli si aspettava
Il calendario proponevano per la prima di campionato già una sfida importante, una partita che per certi versi era già imperativo vincere. La stagione delle ragazze ha come obiettivo la salvezza, da raggiungere il prima possibile per poi giocare senza affanni le ultime giornate, e per la prima al Tacca l’arrivo della neopromossa Casalgrande era già uno scontro diretto da non sciupare.
Settimana travagliata quella delle cassanesi, con Gozzi che non poteva allenarsi al 100% e soprattutto per il grave infortunio occorso a Sara Zanellini che purtroppo la terrà fuori dal campo almeno per tutto il girone d’andata, nelle ipotesi migliori.
Ai già cronici problemi offensivi si aggiungeva quindi una nuova tegola per mister Onelli che si deve inventare dal un’ala destra nell’ultimo allenamento di venerdì senza aver a disposizione giocatrici mancine.
Di questo deficit se ne accorgono subito le avversarie, che proprio su quella porzione di campo decidono di lasciare ampi spazi alle padrone di casa per andare a coprire invece altre zone ritenute più pericolose.
Lisa Ponti e Giulia Milan ci provano seppur fuori ruolo, qualche gol lo mettono a segno ma l’ottima Bordon, estremo difensore delle reggiane, è in stato e grazie e neutralizza molte delle loro conclusioni così come altre conclusioni da altre zone di campo.
Anche Bertolino giganteggia tra i pali e con buone prestazioni complessive delle 2 difese il primo tempo si chiude con un parziale che fa pensare ad altre ere per la pallamano, 6 pari e tutte negli spogliatoi a cercare soluzioni per segnare più reti.
Al rientro in campo è, purtroppo, il Casalgrande ad avere le idee più chiare, le percentuali al tiro migliorano sensibilmente e al 37° hanno preso un vantaggio di 3 reti tanto che Onelli è costretto a chiamare quasi subito timeout.
Il coach laziale riesce a dare le indicazioni giuste, da questo momento anche i tiri delle amaranto entrano con maggiore frequenza nella rete avversaria ma non riusciranno più a ricucire lo strappo.
Mister Agazzani gestisce al meglio il vantaggio, seppur minimo, e la gara si trascina di nuovo sull’equilibrio più assoluto verso la fine, ma quei 3\4 gol di differenza rimangono lì come macigni, nonostante gli sforzi e una maggiore fluidità del gioco offensivo non si riesce a riaprire il match.
Coach Onelli, nell’analisi a caldo alla fine del match, riconosce il rammarico per l’occasione persa, ora bisogna ripartire dalla buona difesa vista nella prima frazione di gioco e la maggiore verve offensiva nel finale di gara.
Sabato prossimo si va di nuovo in scena, questa volta in trasferta, su un campo niente affatto facile, quello del Mestrino capace di vincere nettamente sabato scorso sul Leno e in grado di proporsi fin da subito come una delle possibili outsider alle spalle delle favorite per lo scudetto.
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