Cassano incappa nella sua prima sconfitta alla seconda giornata di campionato, lo fa al PalaTacca, contro i campioni d’Italia del Conversano, in una partita equilibrata nei primi 20’ e ripresa negli ultimi 15’.
Finisce 25-27, pugliesi quasi sempre avanti, bravi ad allungare sfruttando gli errori avversari e poi a gestire, nel finale, le sfuriate amaranto. Due punti che non arrivano, ma c’è la consapevolezza di avere disputato una buona gara contro l’élite della serie A Gold, con tanti errori dai sei metri e tanti palloni persi che avrebbero potuto decretare un finale diverso.
Con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si va da nessuna parte, tuttavia si può tranquillamente pensare che perdere contro Conversano in casa sia accettabile.
La partita più sanguinosa per la classifica arriva 8 giorni dopo, terza giornata, Cassano visita la ‘new entry’ Campus Italia, squadra composta da un organico dei migliori talenti italiani nati dal 2004 al 2006. Squadra giovane, vogliosa, in cerca del suo primo acuto in Serie A Gold dopo le due prime sconfitte. Coach Bellotti e la squadra hanno un imperativo:” Non sono ragazzi e partite da sottovalutare”.
I lombardi rispettano quanto detto, o meglio non sottovalutano, ma da subito si nota una mancanza di lucidità e cattiveria per chiudere i conti, per non far prendere fiducia ad un avversario che carburando può diventare pericoloso. Quello che nello sport è definito come il classico ‘killer instinct”.
La sblocca Saitta dall’ala, Campus che però risponde, colpo su colpo, Mazza arginato due volte dal muro avversario, bravissimo poi in penetrazione a registrare il 3-5 al 8’. Riva tra i pali para tanto, in difesa i padroni di casa trovano spesso e volentieri modi per andare al tiro, i due terzini Manojlovic e Zanon bombardano con costanza. Bassanese è glaciale dall’ala sinistra, è proprio un suo goal ad indurre Maione al primo time-out, al 16’, 6-8. L’ala nativa di Cassano replica poco dopo, sempre lui in contropiede a tenere due goal di distanza tra le due formazioni, Mazza al 25’ ha già segnato 6 reti, c’è un tentativo di fuga, 9-13.
È Bellotti stavolta a chiamare time-out, dopo una palla persa in attacco e un goal dei giovani azzurrini, al rientro fortunatamente c’è la bella ‘doppietta’ di Dorio, 10-15. Sul finale di primo tempo break di 2-0 del Campus Italia, Cassano che con Saitta non sbaglia, l’azione dopo si meriterebbe anche un rigore non fischiatogli, ma la sirena manda tutti a riposo sul 13-16. Ripresa stappata da un goal dei padroni di casa, Bassanese però è in gran giornata, quarto goal personale e nuovo +4. É il momento giusto per azzannare la partita, ma c’è il 3-0 di parziale dei ragazzi di Maione, Bellotti è costretto a fermare l’emorragia, time-out speso al 37’.
Reazione Cassano Magnago, al 42’ Mazza segna un goal impossibile, da posizione di ala destra, a difesa schierata, sotto passivo,18-22. Amaranto avanti, ma senza quella sensazione di controllo del match, il Campus resta in partita. Il punteggio continua ad oscillare sul +4, +2, +3, non ci sono strappi e, piano piano, gli azzurrini iniziano a credere alla rimonta, nonostante il goal di Visentin in contropiede al 50’ che fa 20-25.
Azzurini che cambiano ritmo, Cassano che invece si affievolisce e presta il fianco agli attacchi avversari, da qui alla fine il parziale sarà impietoso, 9-4 per i padroni di casa.
La rimonta inizia con un due minuti commissionato a Kabeer e un fallo in attacco fischiato a Mazza, nel giro di 180” il punteggio va sul 24-25, altri due errori in attacco per i lombardi, altri due goal presi, amaranto incapaci di reagire, inermi e paralizzati. Dall’altra parte i padroni di casa hanno quella fiducia necessaria per martellare e imporre un ritmo di corsa infuocato, tipico di questa formazione e, in generale, delle nazionali italiane.
Dorio colpisce fortuitamente in faccia il portiere del Campus e si becca un due minuti, tutto clamorosamente in parità, 25-25, a quattro minuti dal termine. Può succedere di tutto ed infatti cosi accade. La Bruna riporta i suoi avanti, dai 9 metri, Mazza prima prende sfondo, poi segna e fa prendere due minuti. 25-27 e partita chiusa? Neanche per sogno.
In uno in meno il Campus Italia trova luce verde dai terzini, Kabeer con la porta sguarnita mette dentro, non c’è un attimo di respiro, 26-28 al 58’. Replica Campus con un altro goal dei terzini, da fuori, risponde Saitta con una sfoglia, mancano 80” e Cassano è sul 27-29.
Da qui accade l’impensabile: fischiato rigore per gli azzurrini, procurato e realizzato da De Angelis. Si invertono i ruoli, la fiducia e l’entusiasmo riempie i padroni di casa, ospiti che tremano, coach Bellotti lo vede, time-out a 30” dalla fine. Al rientro i lombardi che giocano e sviluppano l’azione, alzato il passivo, ‘muoiono’ con il pallone tra le mani. Esauriti i quattro passaggi con nessuna conclusione presa o per lo meno tentata. 7” al termine,
La Bruna esce e fa fallo, sirena che ferma tutto: tiro franco. Il finale è dei peggiori per i nostri ragazzi, è apoteosi per la selezione del Campus Italia, Manojlovic realizza a tempo scaduto, seppur (a dovere di cronaca) con un gesto tecnico irregolare, staccando entrambi i piedi da terra e saltando.
Non c’è spazio per alibi o scuse, non ci sono giustificazioni, amaranto di ritorno con un punto più perso che guadagnato. Onore e meriti a una squadra giovane e dinamica che ha conquistato un risultato storico nella massima serie, coach Bellotti approfondirà e analizzerà in settimana la prestazione, aspettando Carpi al Tacca per la quarta giornata.
#CassanoAu
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