Dopo la brutta sconfitta in casa contro Pressano, gli amaranto tornano a sorridere e sperare nell’ingresso tra le prime otto in classifica, lo fanno con una gara fatta di sostanza e carattere, contro una delle squadra dell’élite italiana.
Ancora tanti errori, di finalizzazione e di gestione del pallone nei momenti chiave, ma da evidenziare l’ottima caparbietà nel stare sempre in partita per 60’, fattore mancante nella gara contro i trentini o contro i ragazzi del Campus Italia.
Sempre orfani di Moretti e Lazzari, i lombardi partono con il piglio giusto e fanno capire ai pugliesi che non sarà un pomeriggio facile.
Non facile nemmeno contenere il pivot degli ospiti, Ostling, vera ed autentica spina nel fianco, con 7 goal totali messi a referto, di cui 6 solo nel primo tempo. Dopo 12’ il punteggio è in perfetta parità, 3-3, si segna poco, Mazza si inventa un goal sotto contatto e porta avanti i suoi. Al 15’ primo break di Cassano, palo sfortunato di Fasano, respinto direttamente sulle mani di Saitta in contropiede, 8-5.
Vice campioni d’Italia che, come detto, restano vivi grazie alle numerose palle date al pivot. Amaranto che si fanno male da soli, tre palloni persi in attacco e tre goal presi, in un nulla si torna in equilibrio, Bellotti non ci pensa due volte e chiama time-out, 10-10 al 21’.
Al rientro Branca punisce con la sua arma preferita, il contropiede, stavolta sono gli ospiti di coach Vito Fovio a stoppare il tempo. Interruzione che è utilissima, parziale di 2-6 e massimo svantaggio per Dorio e compagni, fine primo tempo, 13-16.
Al rientro Fasano guida e resta davanti per tanto tempo, non riuscendo, però, mai a scappare, si sbaglia tantissimo, da una parte e dall’altra, ma Cassano resta vicino, non cede mentalmente e fisicamente. Kabeer al 35’ mette tutto di nuovo in equilibrio, 17-17, nuovo strappo pugliese, ma è ancora tutto aperto, 19-21. Da qui il match si ‘interrompe’ per quasi dieci minuti, non si segna più, parate, palle perse e traverse che lasciano il risultato invariato. Padroni di casa che sbagliano un contropiede, ospiti che sbagliano dall’ala, Mazza sbaglia un rigore… è un continuo ripetersi di situazioni simili, fino al goal di Notarangelo al 47’. Risponde immediatamente Saitta, 20-22, Riva entra e para tanto, in momenti determinanti. Savini viene preso a uomo, Saitta inventa dall’ala, 23-24 al 54’, anche perché sul fronte opposto Riva chiude la porta a Sperti.
Poi è Bassanese show: prima dall’ala appoggia sopra la testa di Leban con un movimento di polso eccezionale, poi in contropiede mette tutto in parità, 25-25. Prendono confidenza anche i più giovani, La Bruna si prende un rigore importantissimo, Bassanese in striscia positiva si presenta dai 7 metri, Leban è però bravissimo a disinnescare.
Fasano trova la rete del +1, Bellotti ferma tutto ed organizza l’ultimo minuto e mezzo. Mazza ci prova da fuori, il tiro viene respinto, Fasano ha la palla del più 2 in mano, rischia di essere la fine, ma la pallamano in un minuto può regalare 4 azioni diverse. Pugliesi che l’ultimo attacco lo giocano in extra player senza portiere, Savini sente l’odore del sangue, ruba palla e insacca a porta vuota, 26-26, 27” alla fine, il Tacca è rovente. Palla in mano ai ragazzi di coach Fovio che commettono sfondo in attacco. Mancano 5” alla fine, ci sarebbe tempo per un tentativo di assist, ma Mazza stremato e senza rendersi conto dell’effettivo tempo rimasto, prova la bomba da centrocampo che si infrange tra le mani dell’estremo difensore pugliese.
Finisce così 26-26, tutto sommato giusto per ciò che ha espresso il 40×20. Reazione era richiesta, reazione c’è stata, Cassano, questo Cassano, visto contro i vice campioni d’Italia, può togliersi soddisfazioni e mettere in difficoltà anche le prime della classe.
L’obbiettivo Coppa Italia continua, testa a sabato per la trasferta a Bolzano.
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