Il big match del Tacca finisce 27-29 per gli altoatesini, ma Cassano gioca una partita grandiosa
Per sforzo, cuore, voglia e grinta. Quasi tutto perfetto, quasi tutto ciò che serviva per battere una squadra che non ha ancora conosciuto il sapore della sconfitta in campionato. Prima del fischio d’inizio tegola pesantissima, Kabeer si fa male e guarda i suoi dalla panchina, non certo un alibi, ma il classe 2002 è un giocatore importantissimo, sia per la fase difensiva che quella offensiva. Negli ultimi 10 minuti, invece, una tripla esclusione per due minuti e “poca lucidità nella gestione mentale” ( come spiega Bellotti a fine partita ) condannano gli amaranto ad una sconfitta non meritata per quello visto in campo.
LA PARTITA
Brixen è forte, fortissimo, difesa fatta da chili e centimetri sproporzionati rispetto a Cassano, eppure i padroni di casa, forti anche del fattore campo, mettono in difficoltà la squadra di Cutura. Primi 10’ in cui si segna poco, 3-2 firmato Saitta e due minuti agli ospiti, prima esclusione delle innumerevoli che vedrà l’incontro.
Ottima prova nel primo tempo delle due ali, sia Branca che, appunto,Saitta affrontano un cliente scomodo come Volarevic, non tremano e danno un grande apporto alle giocate di Savini e Mazza. Amaranto che spingono senza timore e al 15’ sono ancora avanti, classico, pazzesco uno contro uno di Savini, 7-5. Al 20’ fa tutto Branca, prima la sfortuna con un palo dall’ala, poi in contropiede è bravo a scappar via e prendere rigore e due minuti, purtroppo Volarevic para. Sul ribaltamento Bressanone passa a condurre per la prima volta nel corso della partita, 9-10. Cassano non cede di un centimetro, break di 2-0 con un ottimo Salvati, al 25’ è 11-10.
Partita bellissima. Sale di tono la difesa amaranto, ben due attacchi con rete inviolata, ben due possibilità di portarsi sul +2, ma in fase offensiva non c’è la lucidità giusta, Bellotti, anche per questo, chiama time-out a 3’ dal termine. Al rientro è capitan Dorio a segnare dai sei metri, a riposo si va sulla parità, 12-12. Secondo tempo che al 36’ vede gli altoatesini piazzare un parziale di 2-0, il primo in contropiede dopo palla persa da Cassano, il secondo a porta vuota dopo un passaggio sbagliato, Bellotti non vuole far sanguinare la ferita e stoppa di nuovo il tempo. Reazione che arriva con un’altra ottima prestazione difensiva dei lombardi, ricordiamo orfani di Kabeer.
In attacco ci pensano prima Savini, poi Mazza su rigore, a rimettere tutto ancora in parità, 18-18 al 41’. Doppietta del mattatore del match, Stricker, che cerca di scollarsi di dosso Cassano, 20-22 al 50’, poi iniziano a fioccare i due minuti: Brixen gioca in doppia inferiorità numerica, Iballi (ex di casa) vede la terza sanzione e il cartellino rosso.
Amaranto che sfruttano al massimo questa situazione, gran goal di Bassanese dall’ala e doppia invenzione di Mazza, 23-22 al 52’, è clamoroso, è una partita infinita. Purtroppo il momento dei numerosi “due minuti” arriva anche per i padroni di casa, in ordine cronologico escono dal campo, Mazza, per fallo da rigore, Bassanese, per qualche parola di troppo con Volarevic, Salvati, per fallo e nuovamente Mazza per non aver lasciato la palla per terra dopo fischio dell’arbitro. Punteggio che dice 24-23 Cassano, campo che dice 3 contro 6, situazione drammatica.
Eppure Saitta parte in maniera sontuosa rubando palla, peccato che logicamente poi in attacco non si riesca ad allungare, Brixen non compie lo stesso errore due volte e pareggia, 24-24 al 55’. Amaranto che trovano nuovamente la rete con La Bruna, coraggioso ad entrare in penetrazione, poi però cedono ad un Bressanone già forte di suo e galvanizzato dalla superiorità numerica in un momento così decisivo, 25-27 al 57’.
Coach Bellotti chiama l’ultimo disperato time-out, da qui alla fine il parziale sarà di 2-2, ribaltare la partita umanamente e mentalmente è quasi impossibile. Savini e Mazza provano a strappare almeno un pareggio, ma il solito Stricker spegne ogni possibile speranza, finisce 27-29. Finisce con una prestazione di altissimo livello da parte di Cassano, ma che si conclude con 0 punti raccolti, nonostante l’altissimo dispendio di energie.
Delusi e amareggiati i ragazzi devono ricaricare le pile, soprattutto mentali, perché la serie A non si ferma, mercoledì 16 trasferta infrasettimanale sul campo della Raimond Sassari.
Come ripetuto, con questa mentalità e questo gioco espresso Dorio e compagni possono realmente giocarsela con chiunque, nelle prossime due partite è però fondamentale raccogliere punti.
#CassanoAu
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