A Cassano Magnago, quest’anno ci sperano e ci credono in tanti, in quella parolina magica…
Una città che vive per questo sport e che vuole vedere i proprio beniamini con il tricolore cucito sul petto e sedersi comodamente al tavolo dei grandi, dopo anni di sacrifici e investimenti sul settore giovanile.
Ovviamente, Covid permettendo, ci auguriamo vivamente che nulla venga più fermato e che questa situazione si risolva al più presto.

© Stefano Moroni
I ragazzini terribili, ma ormai neanche così tanto, di mister Kolec, sono pronti a fare il grande salto; eppure non si direbbe, vedi volti ancora bambini muoversi, segnare e dominare le partite, come se fossero veterani affermati.
Chi glielo spiega che non è normale a 19 anni?
Provateci voi, noi abbiamo smesso di chiederci come sia possibile, ormai da tempo; certo, non scordiamoci di tutti gli altri, non ci dimentichiamo di uno che, ad esempio, anche a quasi 40 anni suonati, stampa parate a destra e a manca nei campi di tutta Italia; oppure di una colonna portante come Scisci.
Quest’anno, anche la squadra ci crede, il mix è quello giusto e la combinazione può essere letale
Davide Kolec è motivatissimo, più che mai, una personalità elettrica, pronta a dare fuoco alle polveri.
Moretti e Iballi sono pronti a tornare a sparare e a mettere a disposizione la loro classe cristallina a servizio della squadra: il primo non vede l’ora di ricominciare a prendere ascensori e salire su, due, tre piani più degli altri; il secondo ha già dato assaggio di cosa può fare, o meglio, di come si possono vincere le partite.
Possamai e Bortoli vogliono dimostrare che l’età è solo un numero, che a loro non importa niente se sono i più piccoli e che se hai talento ( e quanto ne hanno questi due ) e lavori duro, puoi arrivare dove vuoi.
Dorio ha dimostrato che può “decidere di smontare porte e portoni” dei palazzetti, Bassanese e Saitta in campo aperto e non, sono devastanti; Fantinato è potenza e velocità allo stato puro, con grandi tratti di partita in cui diventa immarcabile.

© Stefano Moroni
I portieri, Ilic e Monciardini, sono una garanzia, ormai da tempo, un lusso pazzesco, che nessuno probabilmente può permettersi, tenendo un portiere titolare in panchina e uno in campo.
Il capitano, La Mendola, è sempre presente, fisicamente e mentalmente, pronto a portare i suoi alla conquista di qualcosa di grande.
Non mancano i Jolly di grandissimo calibro: vedi il Guerriero Ivan, un muro in difesa; vedi Branca, una freccia spaventosamente veloce, nel ventaglio delle possibilità per Kolec.
Ultimo, ma non per importanza, la new entry Federico Mazza, altro classe 98 con un discreto talento…
L’unione e il gruppo squadra è ottimo, aspetto su cui insiste molto il coach, creando prima un gruppo di amici per poter arrivare ad avere un’armonia fondamentale.
Insomma, i mezzi ci sono tutti, vedremo se questo basterà e servirà per portare a casa un titolo, che nella nostra piccola cittadina avrebbe un significato enorme; nel frattempo si ragiona di partita in partita, perché rilassarsi quest’anno è un lusso che non ci si può permettere.
Sabato un altro importante banco di prova, contro Merano, per continuare a correre veloci verso la meta , senza fermarsi.
Photo credit: Stefano Moroni
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